Un nuovo modo di ascoltare. A Napoli.

Fabiana Martone: poetessa delle note e amazzone per forza

By admin

Posted in

La sorpresa e il candido stupore dovute all’intervista richiesta in occasione della sua performance live al Be Quiet il 7 dicembre, presso il Teatro Bellini di Napoli, delineano un evidente tratto del suo carattere e del modo intenso con cui è legata alla Musica. Un misto di grinta e insicurezza, compiacimento e stupore.

Fabiana Martone è nata a Napoli ma ha visto svilupparsi corpo e sogni nel profondo della provincia beneventana, a San Giorgio La Molara per l’esattezza, dove, confessa: “Ho vissuto fino all’adolescenza in maniera quasi ovattata…non c’erano stimoli particolari, tutto sembrava perfetto e naturale, programmabile per una serie di cicli ma poi, lo scontro con la città, quando mi sono trasferita a Napoli, è stato quasi devastante…estenuante ma fondamentale imparare a dover avere gli occhi troppo aperti su tutto, nel lavoro, nello studio, nelle relazioni…”

Fabiana si apre e le prime impressioni sono confermate durante tutta l’intervista. Ha scelto la Musica con una consapevolezza fin troppo adulta…eppure si sente ancora in un limbo di istinto fanciullesco, vulnerabile..si mette in discussione, si pone tante domande e afferma:

“So di godere di tanti consensi da parte del pubblico, è un piacere immenso che ti induce ad andare avanti eppure, nonostante le mie scelte istintive, non riesco a non mettermi in discussione. Perseguo la scelta, vado in fondo ma mi tormento sul fatto che il pubblico possa non comprendere un nuovo stile musicale nel quale vado a cimentarmi o un nuovo progetto nel quale credo ma che mi fa ‘altalenare’ fino alla sua realizzazione”.

Si è lasciata identificare in uno stile jazz al femminile, abbastanza personalizzato, audace ma è degna di un Pop altamente qualitativo. Si definisce una musicista ‘trasversale’, consapevole che questo termine rischia spesso di confondere la capacità di attraversare più stili, con la non facile comprensione da parte della massa: “Lo so, il rischio di essere considerata un ibrido è sottilissimo, ma per la smania istintiva di cui parlavo prima, la mia natura di musicista ha bisogno che io mi confronti con vari generi. Quando affronto le cover vado a sceglierle nel repertorio italiano di Mina e Vanoni, datato perlomeno anni ‘60: brani intimisti, lontani dal clamore spensierato che molti pezzi dell’epoca hanno rappresentato”.

Nel dialogare di musica con Fabiana, ci si rende conto che la musica non è altro che la porta principale per entrare nel suo mondo fatto ovviamente non solo di riflettori e di palchi ma anche di vita normale, di donna al confronto del mondo ed altri esseri umani, la dimensione quotidiana del vivere con gioia la routine, fare la spesa, dedicarsi ad amici, famiglia, amore…Su quest’ultima tematica è ancora più sincera:

“E difficile descrivere le difficoltà di una relazione ma sapere che ci sono, un po’ aiuta…anche in questo caso mi guida l’istinto accompagnato dalle domande che mi pongo e ne derivano…un’altra faticata, insomma”.

Fabiana si difende con la Musica. Anni di studio e di concerti, di contaminazioni stilistiche con musicisti di notevole calibro. Fra le sue esperienze più felici, l’incontro con il pianista Lorenzo Campese: “Abbiamo suonato ovunque, sperimentato, affrontato ogni sorta di difficoltà per giungere poi a conclusioni che ci vedessero affiatati. La musica aiuta a confrontarsi e ti fa maturare in maniera travolgente”.

Le chiedo se ha un ‘idolo’ musicale di riferimento. La risposta è immediata: “Con il chitarrista Luigi Scialdone ho dedicato un tributo a Joni Mitchell, mia musa ispiratrice. L’ho scoperta in un momento determinante della mia vita, ascoltarla, mi ha insegnato il valore degli attimi”. Per stimolarla sui prossimi ardimenti in cui si addentrerà basta chiederle dei suoi progetti futuri: “Sono affascinata da un progetto ‘vibrafono e voce’ che mi vede accanto al vibrafonista Marco Pezzenati, è un’altra sfida nella quale desidero tuffarmi perché trovo giusto e dovuto sperimentare nuovi percorsi senza penalizzare il pubblico all’ascolto. Sono certa che per il fatto che ci creda, troverò la formula di rendere il tutto fruibile e non ermetico all’apparenza”.

Pronta ad esibirsi al Piccolo del Teatro Bellini, nel programma del ‘Be Quiet – La notte dei Cantautori’, Fabiana Martone dividerà il palco con Vincenzo Rossi dei ‘Diversamente Rossi’, Giuseppe Di Taranto de ‘La Bestia Carenne’, Giglio e quasi l’intero collettivo Be Quiet, coi quali saprà interagire per deliziare tutti insieme il pubblico che sarà presente il 7 dicembre, alle ore 21,30.

(Salvatore De Falco)

About The admin

Comments are closed.
btt