Incontri Ivan Talarico al premio Ugo Calise Canzone d’Autore 2016 e, se non avesse la chitarra con sé, penseresti possa essere anche un medico o un libero professionista. Artista poliedrico, all’apparenza è silenzioso, forse timido. Poi lo ascolti, lo applaudi, chiacchieri un attimo dopo la kermesse e ti rendi conto che libero professionista lo è davvero: libero perché si muove a tutto spazio nella musica e nell’espressività della comunicazione; professionista perché vive altamente di musica, è una figura discreta e mai ingombrante, accompagna con sincera partecipazione i colleghi nelle loro esecuzioni senza temere la diversa direzione dell’occhio di bue. Talarico è un cantautore, è un musicista, è uno scrittore, scrive poesie, organizza happenning culturali (fra i suoi nobili e primordiali esordi). Ha vinto Musicultura nel 2015 come miglior testo con il brano Carote d’amore e sa essere spiritoso, ironico, colto ma non borioso. E’ stimato dagli operatori del settore, ha uno storico di un certo peso, le origini comasche e vitalità camaleontica che ben si adatta all’ambiente culturale di ogni luogo nel quale offre la sua musica, le sue canzoni, le poesie, le contaminazioni con altri artisti. Insieme a Luca Ruocco, dal 1999, produce, dirige e interpreta varie opere  indipendenti di teatro, musica e video attraverso la DoppioSenso Unico: cortometraggi e mediometraggi, musiche di scena, colonne sonore, spettacoli teatrali con toni mirati e surreali. Suona inoltre più strumenti per una naturale predisposizione alla musica.

Riascolti il brano L’elefante e ti sembra già addirittura radiofonico seppur si tratti di una ballata fra lo sfottò e il romanticismo da clichè cantautorale.

Il suo sito ufficiale è: http://www.ivaniscus.com e su Wikipedia è presente la sua biografia ma il consiglio più vivo è di venire ad applaudirlo all’appuntamento del 16 novembre del BeQuiet al Piccolo del Bellini di Napoli. In questo caso sono garantite due conferme: Ivan Talarico è un artista completo e talentuoso pur non avendo un’immagine di lustrini e lamè e il BeQuiet rimane l’unico palco e l’unico format per artisti ‘liberi e professionisti’.

Salvatore De Falco