Come ha origine il duo “Gatos Do Mar”?

Nasce una sera di tre anni fa, in occasione di una cena, tra chiacchiere, vino e musica. C’è stata tra noi una sintonia immediata e il desiderio reciproco di lavorare insieme. Però, non ne abbiamo parlato tra di noi. Lo abbiamo “confessato” separatamente a Giovanni Block che ci ha quindi coinvolti nel “Be Quiet”.

Come mai questo nome?

È un po’ un omaggio ai gatti e al mare. Li amiamo entrambi moltissimo e la poetica del mare ci appartiene da sempre.

Con quali strumenti vi accompagnate?

Questo progetto nasce con l’arpa (Gianluca) e con le percussioni (Annalisa e Pasquale Benincasa con il quale a volte diventiamo un trio) che vanno ad accompagnare la voce (Annalisa).

Cosa porterete il 29 febbraio sul palco del Piccolo Bellini?

Qualche brano tratto dal nostro primo disco “La zattera” nel quale suona anche un finto trombettista italoamericano che è un personaggio di fantasia e si chiama Elmut Meloni (interpretato da Annalisa).

C’è già in cantiere un secondo lavoro?

Stiamo scrivendo un nuovo disco che nasce da un’idea teatrale e racconta le vicissitudini di un clown.